Torta Elisabetta, il dolce di Nonna Papera

Durante le estati della mia infanzia, quelle lunghe estati siciliane, calde e spensierate, io, mia sorella e la mia migliore amica passavamo i pomeriggi a giocare in quello che era stato il negozio di mia nonna, uno stanzone per noi enorme, pieno di cose, dove potevamo giocare liberamente, senza che nessuno ci sgridasse e senza la paura di rompere nulla. Tra gli scaffali pieni di oggetti per noi misteriosi e un po’ magici, avevamo scovato un libro, che i miei cugini, ormai cresciuti e presi da altre cose avevano abbandonato là e che per noi era stata una vera rivelazione, Il Manuale delle Giovani Marmotte. Quel libro era diventato la nostra Bibbia, e passavamo i pomeriggi a studiare il modo per costruire una capanna sull’albero fatta di rami e di legnetti o a preparare l’inchiostro simpatico per scrivere messaggi in codice. Il Manuale delle Giovani Marmotte ci ha accompagnato per diversi anni, anni in cui sognavamo di partire per mirabolanti avventure, fino a quando…qualche anno più tardi, dallo stesso scaffale (solo su un ripiano un po’ più alto) non ho trovato un altro libro dalla copertina verdina, stessa forma e dimensione del precedente, tra le cui pagine mi sono subito persa. Da allora ho accantonato i miei sogni da piccola esploratrice, mi sono messa addosso un grembiulino ed ho iniziato a pasticciare in cucina. Non so più dove sia finito il Manuale delle Giovani Marmotte, forse è ritornato sullo scaffale a prendere polvere, forse tra qualche anno i miei cuginetti lo ritroveranno e sogneranno di costruire la famosa casa sull’albero, il Manuale di Nonna Papera, invece, è ancora con me. Voglio dedicare questa ricetta tratta da questo libro, una torta semplice che profuma di casa e di buono, a tutti i bambini che hanno ancora tanti sogni perchè questi sogni possano realizzarsi.

Patrizia sta facendo qualcosa di concreto per far sì che dei bambini, che dalla vita non hanno avuto molto, possano tornare a vivere nella casa-famiglia dove erano accolti quando, la furia dell’acqua che il 25 Ottobre ha colpito anche la mia zona, ha portato loro via tutto, ma non la speranza nel futuro. Una ricetta non è molto, ma molto possiamo fare tutti noi, donando qualcosa per restituire a questi ragazzi i loro sogni. Qui di seguito trovate i riferimenti bancari per fare un versamento a favore della Cooperativa Gulliver, tutte le altre informazioni le potete trovare qua.

IBAN

IT30X0617549720000000546980

Banca CARIGE Ag. 394

Causale: Alluvione Borghetto Coop. Sociale Gulliver 

 

 

 

 

 

TORTA ELISABETTA DAL MANUALE DI NONNA PAPERA

– 300 g di farina

– 130 g di burro

– 16 g di lievito di birra (1 panetto)

– 1 uovo + 1 tuorlo

– 2 cucchiai di zucchero

– 1/2 bicchiere di latte

– sale

– 1 vasetto di marmellata

 

 

 

Sciogliere il lievito di birra in una ciotola con circa 2 cucchiai di acqua a temperatura ambiente. Su una spianatoia setacciare la farina, con lo zucchero e un pizzico di sale, disporla a fontana e aggiungere al centro 80g di burro sciolto, l’uovo intero ed il tuorlo e il lievito di birra. Impastare tutto con le mani per diversi minuti, agguingendo a poco a poco il latte (non è necessario versarlo tutto, solo quello che l’impasto assorbe), fino a formare un bell’impasto morbido ed elastico (deve staccarsi bene dal ripiano) che andrà messo a lievitare in una terrina coperta da un telo per circa un’ora. A questo punto riprendere l’impasto, lavorarlo ancora un po’ e stendere la pasta con il mattarello (in una sfoglia di circa 1/2 cm); con l’aiuto di un bicchiere o di un coppapasta, formare dei dischi e mettere al centro un cucchiaino scarso di marmellata (io ho usato la marmellata di fichi fatta in casa quest’estate); richiudere il dischetto di pasta, formando un fagottino con dentro la marmellata, bagnarne il fondo nel restante burro sciolto a fuoco basso, e sistemarlo in una teglia. Procedere così con il resto della pasta, sistemando i fagottini uno accanto all’altro, fino a riempire una teglia di 24cm di diametro. Fare lievitare un paio d’ore in un ambiente caldo (vedrete che la pasta, gonfiandosi, andrà a riempire eventuali spazi rimasti vuoti nella teglia), poi mettere in forno, preriscaldato, a 180° per una mezz’oretta. Il risultato sarà una morbidissima torta di pasta brioche con, all’interno, delle gocce di marmellata, sparse qua e là: una merenda perfetta, per grandi e piccini!

 

 

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14 Comments

  1. Che nostalgia, mi hai fatto venire voglia di risalire in soffitta dai miei, aprire quell’armadio, e ritirarlo fuori. Lo lasciai lì, forse inconsapevolmente per evitare che venisse perso nei miei traslochi raminghi…E’ un pezzo d’infanzia che so di poter ritrovare là dove l’ho riposto. Grazie per i ricordi e per questa meravigliosa torta.

  2. Il mitico manuale! anche io lo avevo e da qualche parte deve essere ancora…

  3. […] Maria Grazia                    Zeppole di riso Le Temps de Cerises      Torta Elisabetta, il dolce di Nonna Papera Luisa                                    Muffins al doppio […]

  4. Grazie infinite per questa meravigliosa ricetta e per il tuo post: La tua partecipazione all’iniziativa è davvero preziosa
    Grazie
    Patrizia
    p.s. ma dove sarà finito il mio Manuale di Nonna Papera?? ;)

  5. il manuale di nonna papera mi manca…ma quello delle giovani marmotte l’ho letteralmente consumato! questa torta è da provare…ancor di più perchè c’è lo zampino di nonna papera! ;)

  6. Anche io avevo il manuale delle Giovani Marmotte!
    Buona anche la torta!

    Marco di Una cucina per Chiama

  7. Ottima torta e bellissima iniziativa! complimenti, un bacio!

  8. Anche io ho il Manuale delle Giovani Marmotte, non so se si tratta dello stesso tuo, è diviso in 6/7 volumi, non ricordo di preciso. Ma ricordo di averlo adorato, e poi abbandonata, come te, in favore del Dolce Forno Albert (nel mio caso). Meravigliosa la tua torta, davvero Nonna Papera!

  9. ch bella questa torta, pur conservando gelosamente il manuale mi è sfuggita!!!

  10. io e mio fratello ci sentivamo investiti di grandi responsabilità quando abbiamo avuto quel manuale :)
    Bellissima torta e brava per la sensibilità!

  11. La foto è bella quanto l’iniziativa a cui va a contribuire e la torta so per certo che è buonissima, perché il Manuale lo avevo anch’io e ricordo di averla preparata!

  12. Ho amato quel manuale e ho visto in libreria che lo fanno ancora in una versione aggiornata moderna….certamente però non ha lo stesso fascino!!Torta stupenda e iniziativa nobile…un bacio cara!!

  13. Bonifico eseguito! In bocca al lupo ai bambini della casa-famiglia di Borghetto Vara. Brava per avere portato all’attenzione il caso della Coop Gulliver e per avere messo i recapiti bancari per aiutarli. Quindi doppiamente brava: per le tue ricette e per la tua sensibilità! Ciao Carmen!

  14. E’ bello quando i ricordi ci portano nel tempo magico che è stata la nostra infanzia. Ed è bello scoprire come siamo venuti a contatto con la cucina proprio grazie a questa nonna ^^

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